Campionato: Roma-Lazio 2-0

Quarta  giornata di campionato
Stagione 2013-2014
Roma: stadio Olimpico ore 15,00
Domenica 22 Settembre 2013
RomaLazio 2-0

IL MIO NOME E' IL SIMBOLO DELLA TUA ETERNA SCONFITTA

IL MIO NOME E’ IL SIMBOLO DELLA TUA ETERNA SCONFITTA

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ROMA TRIONFO SULLA LAZIO E PRIMATO

Anche questa volta il significato della vittoria ha un gusto particolare. Se in coppa Italia la vittoria ear andata alla Lazio, con un sapore particolare per i tifosi biancocelesti, il derby di campionato sorride alla Roma che lascia ai rivali solo un occasione nel primo tempo e niente più.
Il gusto della vittoria è ancora più dolce quando arriva ai danni della Lazio in un derby molto sentito che ha il sapore di primato. La Roma con questa colleziona la quarta vittoria consecutiva in campionato ed i “cugini” non riescono a frenare la marcia da primato dei giallorossi che oltre alla testa della classifica allontanano i rivali cittadini in classifica e si portano a dodici punti doppiando propio la Lazio ferma a sei.
Quattro vittorie su quattro partite, una squadra compatta che subisce pochissimo e che è pronta sempre alla zampata vincente, queste le armi con cui Garcia sta costruendo una squadra con proiezioni future lanciate verso l’alto.
Tutto questo va condito con la forte impressione che regala nei match il capitano Francesco Totti che, contratto o non contratto, ha la Roma nel sangue e dopo l’assist vincente sulla rete di Balzaretti, crea l’espulsione di Ciani e smista palloni da funambolico con una qualità di gioco ed un’intelligenza calcistica superiore alla media.

La rete di Balzaretti

V’AVEMO ALZATO BALZARETTI IN FACCIA

NE CAMPARI NE BORGHETTI VA’ PURGATO BALZARETTI

Riprendendo lo sfottò di coppa Italia i tifosi romanisti gridano a squarciagola “V’avemo arzato Balzaretti in faccia”. Molto gettonato anche lo sfottò degli aperitivi “ne’ Campari ne’ Borghetti và purgato Balzaretti”. La tifoseria romanista vive gioiosamente il momento post derby e “vendica” verbalmente gli sfottò laziali del dopo coppa.
Prendere i tre punti ai rivali cittadini nella stracittadina e lanciarsi in testa alla classifica non ha prezzo, per tutto il resto c’è……..(per scimmiottare una nota pubblicità televisiva.
Grazie alla rete di Balzaretti la Roma sblocca la partita proprio nel momento in cui i giallorossi sembravano aver innestato la marcia giusta spingendo sull’acceleratore, un cambio di marcia che ha messo in grande difficoltà l’11 di Pektovic che sembrava arrancare da qualche minuto.
Il cross preciso di Totti e lo splendido coordinamento fisico di Balzaretti che inventa una stoccata potente e vincente sulla quale un Marchetti supercarico non può nulla se non raccogliere la palla in fondo al sacco, a testa bassa.

Il rigore di Ljajic

Il rigore di Ljajic

DIECI RETI TUTTE NELLA RIPRESA

Se c’è una caratteristica, anche casuale, che accompagna la Roma in queste prime quattro giornate, è quella di aver segnato tutte e dieci le reti che le consegnano il primato in classifica nella ripresa. La Roma vanta un buon attacco ed ottimi interpreti (peccato per Totti che a Parma e nel derby è stato sostituito nel finale, prima della concessione dei due rigori), ma anche la fase difensiva rispetto agli anni precedenti è curata alla perfezione rendendo la Roma una delle squadre più equilibrate del campionato. Non è un caso che la Roma vanti il secondo miglior attacco del torneo (secondo solo all’Inter che ha vinto 0-7 col Sassuolo), gli interpreti sono di assoluto valore tanto da far passare nel dimenticatoio l’assenza prolungata di Destro che non fà più notizia.
La notizia è che la Roma gioca senza un centravanti di ruolo ma con l’attuale più forte centrocampo del campionato che regala giocatori in quel ruolo nei momenti giusti. Altra notizia che è una non notizia, è la prima vittoria nel derby della Roma targata “America”.

Il boato della sud al goal di Balzaretti

Il boato della sud al goal di Balzaretti

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LA MIGLIORE DIFESA

Se è piacevole parlare dei goal fatti è altrettanto allettante soffermarsi sulla casella più dolorosa, quella delle reti subite. Il goal di Biabbany a Parma è l’unico centro realizzato dagli avversari della Roma fino a questo momento. Il lavoro di Garcia a centrocampo e nella parte arretrata si fà sentire ed è importante mettendo, ancora una volta, in ridicolo le teorie Zemaniane e di Louis Enrique che curavano solo la parte offensiva con i disastrosi risultati fin qui conseguiti.
Garcia è l’esempio di quanto, in questo disastroso biennio, si doveva cercare e fare, una squadra equilibrata, brava nell’offendere e preparata nell’annullare le controffensive.
Il gioco di Garcia sembra aspettare gli avversari senza farli affacciare più di tanto in avanti poi quando la stanchezza lascia il posto alle distrazioni e le squadre si allungano il tecnico suona la carica permettendo alla migliore qualità a disposizione di prevalere e portare a casa il risultato.

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Borriello quasi goal

Borriello quasi goal

OTTIMO AFFIATAMENTO DEL GRUPPO

La Roma non iniziava il campionato con quattro vittorie consecutive dalle stagioni 1952-53 e 1960-61, anche questo è un dato importante come quello dell’affiatamento del gruppo che si vede anche negli interpreti in campo nei momenti topici.
Nel derby al momento del rigore, uscito Totti, il secondo rigorista (come a Parma) è Strootman, che su richiesta di Ljajic, ha lasciato il penalty al neo-entrato in campo. Garcia dirà al termine che ha dato l’Ok al cambio di tiratore perchè Strootman era arrivato stanco al termine della partita. In una squadra dove non vi è assioma questo poteva portare a polemiche durature invece fortunatamente non se ne parla neppure segno di solidità psicologica che i giocatori dimostrano maggiormente ed in maniera decisiva rispetto al passato.
Piaceanche l’impostazione della mentalità vincente che il tecnico capitolino ha impresso alla squadra. Garcia si è spinto anche al di là del confine che separa la giusta plombe dal salto nel vuoto. Ebbene il suo salto nel vuoto senza reti a proteggerlo ha trovato la squadra unita a proteggerlo, il suo grido “IL DERBY SI VINCE NON SI GIOCA” fà parte propio del salto che gli ha valso tre punti la testa della classifica e la vittoria nel derby. Rimarrà nella storia anche la frase del dopopartita Oggi ho capito cosa vuol dire essere romanista, mi sento uno di voi! Quante vittorie in una sola partita e che vittorie!

La curva nord all'inizio

COREOGRAFIA IN CURVA SUD

COREOGRAFIA IN CURVA SUD

IL DERBY NON SI GIOCA SI VINCE

MI SENTO UNO DI VOI MI SENTO ROMANISTA

ABBIAMO RIMESSO LA CHIESA AL CENTRO DEL VILLAGGIO

Un triplo titolo per sintetizzare il Garcia pensiero.
La chiesa al centro del villaggio sarà pure un vecchio detto francese,ma mai come in questa occasione calza a meraviglia.
Tradotto vorrebbe significare che la Lazio ed i suoi sostenitori hanno festeggiato giustamente la vittoria in coppa Italia ma sono andati anche oltre misura, quindi la vittoria romanista nel derby, che dà il primato in classifica alla Roma (insieme al Napoli), che lascia la Lazio a sei lunghezze di ritardo e ne amplia i problemi strutturali dando allo stesso tempo doppia gioia ai tifosi romanisti fa sì che tutti i tasselli sconvolti in primavera rientrano nel loro storico alveo.
In merito alla dichiarazione di appartenenza ai colori giallorossi e la volontà di condividerne il tifo è un atto di amore nei confronti dei veri tifosi giallorossi, non puzza di populismo in quanto alla base c’è un lavoro serio che il campo ed i risultati stanno portando alla luce. Insomma non solo chiacchere ma pura sostanza che diletta sia il tifoso che si accontenta dei tre punti e basta sia quelli col palato fine cui piace il bel gioco. Aggiungerei a queste categorie anche quelli che prediligono l’equilibrio tattico di una squadra che in un biennio è stata esageratamente proposta solo a trazione anteriore senza preoccuparsi del reparto arretrato. La competenza tecnica, il continuo lavoro di gruppo con il suo staff rendono Garcia un serio professionista che ha saputo ricostruire un gruppo dalla testa (in primis) ai piedi.
Anche l’essersi esposto alla vigilia, senza il timore di figuracce e con la consapevolezza di rafforzare l’umore del gruppo è stata una mossa intelligente che ha pagato. “Il derby non si gioca si vince, a cose fatte, sembra una frase scontata. Non è esattamente così perchè va analizzato il momento temporale in cui è stata lanciata , alla vigilia del derby, e il rischio che il tecnico si è assunto in caso di debacle. L’essere irriso, in caso di sconfitta, è stato il rischio minore, sicuramente calcolato dal tecnico franco-spagnolo, forte delle tre vittorie consecutive alle spalle e con un gruppo che risponde ciecamente ai suoi comandi. Una riprova il comportamento di Borriello, unica punta vera attualmente disponibile che, senza polemiche, ha accettato di buon grado la panca e al momento giusto ha giocato, senza cantarle a nessuno, anche piccoli spezzoni di gara, in maniera professionale facendosi trovare pronto alla chiamata come Ljaljic che non ha tradito e non ha alzato polveroni.

FUTURO ROMANISTA

Sul futuro non vi è certezza recita un vecchio adagio, questo vale sopratutto nel calcio e la Roma non è esente da questa massima. Nei due precedenti campionati già ricordati in cui la Roma aveva riportato quattro vittorie in altrettante gare all’inizio del torneo la classifica finale non è stata poi così esaltante con un quinto ed un sesto posto conclusivo.
Inutili avventurarsi, come molti fanno, in difficili esercizi di equilibrio per perorare la causa di una vittoria finale del campionato che peraltro tutti ci auguriamo. La realtà Roma attuale appaga e gratifica il tifoso e l’addetto ai lavori con l’aggiunta della vittoria chiara e meritata nel derby ma ogni gara fa storia a se e come va affermando lo stesso tecnico bisogna continuare con razionalità, senza eccessivi entusiasmi (visto con i tifosi laziali?) perchè arriveranno i momenti difficili e lì serve la solidità del gruppo e di tutto l’ambiente. E’ in quei momenti che si può muovere la classifica e dare volto ad una stagione (come riporta Totti nel suo blog dopo-derby). L’inizio è eccezionale, al di là di ogni più rosea previsione, ora va testata la tenuta ed il freno degli entusiasmi che possono far sopravvalutare i prossimi impegni della squadra. Ai tifosi è lecito fare tutto ma un invito alla giusta esultanza è d’obbligo visto come il carattere di noi romani sia facilmente infiammabile e altrettanto facilmente ……

CONTROLLI E PARTITA ALLE 15,00

Roma sotto controllo da parte delle forze dell’ordine. Schierati sul territorio circa mille agenti, gara di pomeriggio alle 15, in modo che le luci del giorno siano da parziale deterrente contro la violenza. In precedenti derby nell’arco dell’ultimo decennio si sono contati una settantina di feriti per arma da taglio, contusi e feriti senza considerare le situazioni dentro e fuori lo stadio che creano spavento ai tifosi “normali” e che li costringono a disertare le partite da soli o con la famiglia. In questo derby manca il tutto esaurito, principalmente in curva nord dove all’appello mancano un numero consistente di tifosi laziali tra gli 8000 e i 12000.
I provvedimenti adottati dal prefetto riguardano la chiusura al traffico dell’area immediatamente adiacente allo stadio, squadre in borghese a pattugliare le zone strategiche adiacenti all’impianto dove in passato sono stati effettuati scontri ed agguati e troppe volte lasciati “incustoditi”, preda di cani sciolti che hanno agito indisturbati.
Pende sulle tifoserie romane la decisione del prefetto di far giocare il prossimo derby lontano da Roma in caso di ulteriori gravi episdi.  I tifosi controllati dai carabinieri all’ingresso dello stadio Olimpico. Infine dopo l’episodio del sasso contro il pullman del Verona, rischio sanzioni disciplinari per le gare casalinghe della Roma e rischio della sospensione del-l’away card.

Il rigore negato a De Rossi

IL TABELLINO

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic (dal 36’ st Taddei), De Rossi, Strootman; Gervinho, Totti (dal 47’ st Borriello), Florenzi (dal 6’ st Ljajic).
A disposizione: Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Torosidis, Dodò, Marquinho, Ricci F., Caprari.
All Garcia.

LAZIO (4-5-1): Marchetti; Cavanda (dal 26’ st Floccari), Ciani (dal 33’ st Dias), Cana, Konko; Candreva, Gonzalez, Ledesma, Hernanes (dal 33’ st Ederson), Lulic; Klose.
A disposizione: Berisha, Strakosha, Dias, Elez, Onazi, Vinicius, Pereirinha, Anderson, Keita, Perea.
All. Petkovic.

Marcatori: 63’Balzaretti, 94′ Ljajic su rigore
Arbitro: Rocchi di Firenze .
Quarto uomo: Liberti
Assistenti addizionali di area: Orsato, Gervasoni
Assistenti: Stefani-Faverani
Spettatori paganti 45.306
Incasso: 1.632.957,00 euro.
Espulso: 82′ Dias
Ammoniti: De Rossi, Florenzi, Lulic, Maicon, Cavanda, Cana, Strootman.
Tiri in porta Roma: 8 e 1 palo
Tiri in porta Lazio: 0 .
Tiri fuori Roma 7-4.
Tiri fuori Lazio 4
Angoli: 7-3 per la Roma
Recuperi: 0′ nel primo tempo, 5’ nel secondo tempo.

INTERVISTE DOPO LA VITTORIA NEL DERBY

TOTTI: Questa vittoria contro la Lazio l’abbiamo ottenuta con la concentrazione, con una migliore tenuta lungo tutti i 90 minuti e soprattutto grazie a due tipi di forza: quella di volontà e quella del gruppo.
Il derby è una partita diversa da tutte le altre e vincerlo può far cambiare una stagione perché rafforza le certezze e regala entusiasmo.
Ora però non c’è da festeggiare, la sfida di Genova contro la Sampdoria è già alle porte e dovrà trovarci pronti. Se vorremo costruire qualcosa di concreto, dovremo farlo mantenendo sempre alta l’attenzione partita dopo partita

LJAJIC: Una bella vittoria e regaliamo tutto questo ai nostri tifosi. Quando entro in campo voglio dare sempre il massimo anche se non piace parlare di me, ma della squadra ed abbiamo giocato tutti bene e speriamo continuare cosi.
Tirare il rigore non mi ha creato grandi problemi, non ho paura. Il nostro campionato inizia mercoledi a Genova quindi dimentichiamo la paritta di oggi e non pensiamo ad oggi.
Oggi c’erano anche i miei parenti in triburna ed è stata una giornata fantastica, una festa doppia per me e per i miei

GARCIA: L’emozione di vincere questa partita e vedere i miei giocatori esultare  con i nostri tifosi è una cosa magica.
Abbiamo giocato una buona ripresa, difendendo bene per quasi tutta la partita. Ho chiesto ai miei giocatori di essere ancora più pazienti oggi che nelle prime partite.
Tutto il lavoro fatto nel primo tempo si vede poi nel secondo, non vinciamo le partite in undici, ma anche con chi entra.
Anche Borriello, giocando solo 5 minuti, ha fatto un lavoro incredibile, sono cose come simboli come lo è il primo gol di Federico.
Mi ricordo il ritiro di Riscone dove era tutto negativo, allora ho capito dopo due ore, forse meno, che dovevo mettere fuori il carattere e di fare le cose con e per i giocatori, per giocare bene. Abbiamo lavorato tanto e forte ed il lavoro alla fine paga.
La gente sa che abbiamo bisogno di giocatori che hanno la luce in testa e lavora per gli altri. Un difensore, un giocatore come Daniele anche.
Ci manteniamo sempre in equilibrio e se non abbiamo preso gol è grazie a tutta la squadra. Sapevo che gli avversari erano bravi ed hanno un allenatore che fa bene le cose.
Loro sono bravi nel sfruttare le ripartenze, ma oggi era il giorno della Roma. Sarà una partita difficile e spero che la squadra sarà ancora al 100% per fare una buona partita mercoledì, è importnate per noi.
Abbiamo riportato la Chiesa al centro del villaggio!

Pektovic: ”Sono contento di come abbiamo giocato e controllato, abbiamo avuto piu’ occasioni della Roma, ma oggi era importante segnare per primi: ha segnato la Roma e alla fine ha vinto”. Ho visto una buona Lazio, siamo stati molto propositivi e sbagliato varie occasioni nel primo tempo, quindi mi ritengo soddisfatto della situazione dei miei’. Al momento ho a disposizione una rosa ottima, che nel corso del campionato dimostrera’ tutto il suo valore. L’importante e’ averli a disposizione perche’ ci sono tanti infortunati”.

Balzaretti day

BALZARETTI:Oggi ho provato una fortissima emozione, son contentissimo, fare gol in questa partita è una grande soddisfazione, l’esultanza sotto la curva tutti i ragazzi vicino a me è stato bellissimo, ho visto Daniele che piangeva pure lui ci siamo lasciati andare.
Si mi sentivo bene, ho parlato con Daniele lui mi ha detto tira, ho fatto gol questo è l’importante.
Vi ringrazio per le belle parole, io mi sento bene, mi alleno al 100% poi decie il mister chi gioca, l’importante è che la Roma vince.
Il lavoro che ha fatto Garcia ad inizio anno è stato sulla testa, perchè venivamo da una stagione dove non avevamo dato il massimo, doveva rimotivare i ragazzi perchè non avevamo fiducia estrema, poi piano piano ha portato le sue idee, parlano i risultati ora siamo molto contenti
Dobbiamo abbandonare il derby e pensare da grande squadra, pensando alla Sampdoria.
Garcia non parla solo con 5 giocatori, parla con tutti, se ha una decisione da prendere veloce parla con loro.

Goooal

UNDICI TIFOSI LAZIALI FERMATI TRE ARRESTATI

E’ di undici fermati e tre arrestati, tutti nel settore laziale, il bilancio del dopo-partita all’Olimpico che ha visto le forze dell’ordine impegnate a fermare facinorosi “laziali” (è sempre improprio definirli tifosi” che volevano venire in contatto con i tifosi avversari.
Oltre alla denuncia in stato di liberta’, per loro scattera’ anche un Daspo dai 3 ai 5 anni. Quattro di questi sono stati identificati in seguito ai tafferugli avvenuti all’esterno dello stadio Olimpico, nella zona di Ponte Milvio, al termine del derby tra Roma e Lazio.

CONDANNATI TRE “TIFOSI” DELLA LAZIO

Le virgolette sono d’obbligo quando si parla di reati penali che riguardano i violenti del calcio. Va sempre ricordato che i tifosi veri non hanno nulla di simile a quelli che usano violenza  violenza. La cronaca riporta che sono stati condannati a tre anni di reclusione i tre “tifosi” della Lazio arrestati dopo i tafferugli avvenuti al termine del derby con la Roma del 22 settembre scorso. La sentenza, al termine del processo svolto con rito abbreviato, e’ stata emessa dal presidente della VII sezione del Tribunale di Roma, Maurizo Silvestri il 7 ottobre c.a. Nei confronti dei tre disposto anche un Daspo di cinque anni per violazione della legge sugli stadi.
Roberto Roca, Davide Dantini e Fabio Pantano, difesi dall’avvocato Lorenzo Contucci, erano contestati i reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lancio di oggetti.
Erano stati fermati nella zona di Ponte Milvio circa tre ore dopo il termine della partita mentre erano a bordo di un’auto sulla quale gli uomini della Digos hanno trovato un bastone e un martello. Gli arrestati, grazie alle immagini in possesso delle forze dell’ordine, furono riconosciuti come protagonisti degli scontri scoppiati nel dintorni dell’Olimpico.

LA SETTIMANA DA PARMA-ROMA A ROMA-LAZIO

 TOTTI CON LA ROMA A VITA

Totti firma il contratto che lo lega a vita con la Roma

Totti firma il contratto che lo lega a vita con la Roma

Non è una condanna o una minaccia ma riguarda la carriera di Francesco Totti (228 reti segnate con la maglia giallorossa) che da oggi si lega “a vita” con la Roma. La firma pubblica in un ambiente da Totti-day, con tutte le maglie indossate dal calciatore (tutte targate Roma) gigantografie e foto del campione capitolino.
Francesco dopo la firma ha dichiarato:”Volevo ringraziare il presidente per questo sospirato contratto, penso che alla fine è quello che volevamo tutto, io e la società, lo ringrazio tantissimo perché mi dà un’altra possibilità di indossare l’unica maglia che ho sempre amato e tifato: so che in questi due anni potremo fare grandi cose, grazie per questa nuova esperienza americana. Fare calcoli in questo momento è molto semplice, soprattutto ad inizio stagione ti sbilanci sempre in positivo ma alla fine non ottieni quello che vuoi. In questo anno siamo partiti col piede giusto, abbiamo trovato una quadratura di squadra ed un allenatore competente che vuole far giocare bene la squadra e rispetto, quello che mancava in questi ultimi periodi. Di questo passo sarà una Roma competitiva nel futuro.”

IL PRESIDENTE PALLOTTA E LA ROMA

Brindisi Totti-Pallotta

Queste le parole del presidente Pallotta su Totti e sulla “sua” Roma a 360 gradi:”Ho il privilegio e la fortuna di essere presidente della Roma soltanto dal mese di luglio scorso, avevo detto che avevamo un programma quinquennale e anche oltre, ma ho anche aggiunto che sarei rimasto deluso se non fossimo stati competitivi ben prima di allora. Se consideriamo dunque il periodo a partire dallo scorso anno, in particolare dallo scorso maggio, direi che ci sono stati diversi cambiamenti positivi, in primo luogo quando ho incontrato l’allenatore Rudi Garcia a New York, la prima domanda gli ho chiesto è che tipo di rapporto e di relazione avesse con la sua squadra e lui mi ha risposto che lui ama la propria squadra e i propri calciatori. Abbiamo notato anche un cambiamento significativo durante la tournée americana negli USA, almeno per quanto riguarda la mia presidenza, si notava un rapporto particolare tra i giocatori, una particoalre intesa, un’unità di intenti e lo stesso Francesco sembrava un ragazzino. Due esempi e momenti significativi di questa stagione: nella prima partita quando ha segnato Daniele il suo gol, nell’esultanza sembrava che avessimo vinto la Champions League, da come tutti hanno esultato, sono tutti impazziti di gioia per il suo gol, questo dimostra la compattezza e l’unità di questo gruppo, un altro esempio significativo è quello dell’ultima partita in cui negli ultimi minuti, con il risultato ormai acquisito, un nostro calciatore ha subito un duro fallo e tutta la squadra, guidata da Kevin con la partecipazione di tutti, hanno trasmesso questo messaggio, cioè che se si fa un torto o qualcosa di scorretto a un giocatore della Roma lo si fa a tutti, si comincia a intravedere quello che stiamo costruendo e che si vedrà da qui in avanti.
Sono sicuramente soddisfatto di quello che abbiamo raggiunto negli ultimi 3-4 mesi, stiamo procedendo spediti.
Per quanto riguarda gli altri investitori stranieri che saranno presenti nella Serie A, credo che si sta verificando quello che è accaduto in Premier o per esempio in Francia in club quali il PSG, credo che questa sarà al tendenza che continuerà in futuro. La speranza è che la nostra presenza qui con la Roma possa dare risultati positivi e credo che la presenza di altri investitori stranieri, per esempio adesso all’Inter, possa essere un fatto positivo per lo sviluppo della Serie A e il calcio in generale, anche se mi rendo conto che qualcuno potrebbe non essere d’accordo con questa mia opinione.
In questo periodo non abbiamo lavorato solo al contratto di Francesco, noi non avevamo alcun dubbio che avremmo avuto un contratto pronto a settembre o all’inizio della stagione, noi abbiamo lavorato su tutta la squadra in generale, Francesco, che è il leader di questa squadra, potrà sicuramente concordare con quello che sto per dire, cioè che durante la campagna di mercato abbiamo lavorato sui tanti nuovi acquisti, abbiamo preso un nuovo allenatore, siamo stati impegnati su più fronti, non è che l’abbiamo tirata alla lunga per qualche motivo particolare, dal primo giorno che in cui siamo arrivati qui ci siamo accorti che Francesco era il leader di questa squadra e che continuerà ad esserlo, poi è vero che qualche volta abbiamo fatto qualche battuta in proposito, ma Francesco resterà qui per sempre”

IL CONTRATTO

Totti ha prolungato il contratto fino al 2016, alle soglie dei 40 anni, guadagnerà circa 3,2 milioni a stagione modulati, per ragioni fiscali, tra lui e la sua società, la Number Ten. Oltre ai diritti d’immagine legati alla maglia, il capitano cederà anche qualche altro diritto legato all’oggettistica, ma tutti gli altri rimarranno di sua proprietà. Questo è il quinto contratto professionistico per Totti. Il primo è del 1996 (circa 60 milioni di lire all’anno), il secondo del 2001 (modulato da 8 a 12 miliardi a stagione nel quinquennio), il terzo del 2005 (quasi 5,5 milioni stavolta di euro) e il quarto del 2009 (circa 4,5 milioni), con l’aggiunta di un contratto quinquennale da dirigente già firmato con stipendio pari ai top pagati dal club. A fine carriera, Totti diventerà una sorta di ambasciatore della società, percependo 600 mila euro all’anno.

 I RISULTATI

CHIEVO-UDINESE 2-1
CAGLIARI-SAMPDORIA 2-2
GENOA-LIVORNO  0-0
SASSUOLO-INTER  0-7
BOLOGNA-TORINO  1-2
ATALANTA-FIORENTINA  0-2
CATANIA-PARMA  0-0
JUVENTUS-VERONA  2-1
ROMA-LAZIO  2-0
MILAN-NAPOLI  1-2

CLASSIFICA

 

 ROMA  12
NAPOLI  12
 JUVENTUS  10
 FIORENTINA  10
 INTER  10
 LIVORNO  7
 TORINO  7
 VERONA  6
 LAZIO  6
 CAGLIARI  5
 MILAN  4
 CHIEVO  4
 GENOA  4
 UDINESE  4
 ATALANTA  3
 BOLOGNA  2
 SAMPDORIA  2
 PARMA  2
 CATANIA  1
 SASSUOLO  0

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